DATA - ORA
CINEMA
Biglietti
Francia | 2025
4K | Colore | 90'
V.O. Francese
REGIA
Claire Simon
SCENEGGIATURA
Claire Simon
FOTOGRAFIA
Claire Simon
MONTAGGIO
Luc Forveille
SUONO
Pierre Bompy
PRODUZIONE
Rosebud Productions, Les Films Hatari,
France Télevision
PRODUTTORI
Emmanuel Perreau, Michel Klein
CONTATTI
I Wonder Pictures
distribution@iwonderpictures.it

“Quando mi hanno proposto di fare un film su Annie Ernaux ho subito deciso che non sarebbe stato un ritratto, ce ne erano già e anche molto buoni. Il mio punto di partenza è stata invece la sua scrittura. Mi sono chiesta: perché non scoprire come i liceali leggono oggi i suoi libri?” Inizia da qui il viaggio di Claire Simon che ci porta in diversi licei attraverso la Francia e nella Guyana francese seguendo il lavoro di lettura e di discussione fra ragazze e ragazzi e insegnanti intorno ai romanzi della scrittrice Premio Nobel per la letteratura nel 2022.
Simon traccia la sua mappa al presente degli universi di Ernaux mettendosi all'ascolto: la sua camera è attenta e discreta, mai invasiva o protagonista cerca di cogliere le sfumature e ciò che rimane nel fuoricampo alternando i momenti “pubblici” dei commenti in classe a quelli più “privati” delle conversazioni fra ragazze e ragazzi fuori dalle aule. Prende forma così una corrispondenza viva tra le storie che Ernaux racconta a partire da sé e le domande e i vissuti dei giovanissimi protagonisti che in esse risuonano. Un movimento che afferma una narrazione in cui l'io di una donna si fa pratica collettiva e interroga le battaglie della società oltre il suo tempo: le relazioni, la sessualità, il corpo, la violenza di genere, la famiglia, la ricerca di una identità. Ogni parola assume molteplici significati nell'incontro con le emozioni di chi la legge, e la letteratura da astratta si fa materia concreta, quasi tattile di intimità e di condivisione, un appassionato strumento pedagogico e un sentimento imprevedibile del mondo.
— Cristina Piccino
Claire Simon (Londra,1955) è regista e sceneggiatrice. Il suo lavoro si muove costantemente fra cinema documentario e narrativo. Si afferma con i documentari Récréations (1993) e Coûte que coûte (1996). Nel 1997 realizza il suo primo lungometraggio di finzione, Sinon, oui a cui fanno seguito, tra gli altri, 800 Kilomètres de différence – Romance (2000); Mimi (2002); Ça brule (2006),
Nel 2008 con Les bureaux de Dieu ottiene il Grand Prix della SACD alla Quinzaine di Cannes. Lo stesso anno Filmmaker le dedica la prima retrospettiva italiana.
Con Le concours (2016) vince Leone d'Oro Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema. Torna a raccontare i giovanissimi in Premières solitudes (2008) e in Apprendre (2024) mentre con Vous ne désirez que moi (2021) esplora il rapporto fra cinema e letteratura a partire da Marguerite Duras. Ecrire la vie è stato presentato in anteprima alla Mostra di Venezia 2025, nelle Giornate degli Autori.