Domenica 16 novembre — 21.30
Arcobaleno Film Center
Biglietti
Italia | 2025
Formati vari | Colore | 21’
V.O. Inglese
REGIA
Francesco Zanatta
MONTAGGIO
Francesco Zanatta
SUONO
Francesco Zanatta
CONTATTI
zanatta.francesco99@gmail.com

È possibile che siamo davvero soli nell’Universo? E che non ci sia alcuna vita oltre la nostra galassia? È un mistero che probabilmente come esseri umani porteremo sempre dentro di noi, ma forse proprio per questo è una delle domande più affascinanti della storia, che in tanti hanno provato lo stesso a indagare. In un certo senso, a modo suo lo fa anche Francesco Zanatta, giovanissimo regista classe 1999 di Treviso, con Unidentified. Il corto è basato infatti sul cosiddetto “Progetto Blue Book”, uno studio condotto dall’aviazione militare degli Stati Uniti, tra il 1947 e il 1969, sugli avvistamenti di “oggetti volanti non identificati”, meglio conosciuti come UFO. Da qui il titolo: durante quel periodo, tra le migliaia di segnalazioni, più di settecento casi sono rimasti nel mistero, irrisolti o, appunto, “non identificati”. A questa inevitabile incompletezza della conoscenza umana, rappresentata dalle testimonianze scritte originali di chi al tempo era convinto di aver avvistato dei dischi volanti, Zanatta accosta per tutta la durata del cortometraggio delle comuni immagini del tempo che ritraggono delle famiglie in situazioni quotidiane e conviviali. In questo contrasto, tra lo scientifico e il familiare, si trova il cuore di Unidentified, il tentativo di ritrarre un periodo molto particolare della storia degli Stati Uniti, tra la fine della seconda guerra mondiale e la corsa allo spazio, culminata con lo sbarco sulla Luna (anche questo oggi contornato da un infinito numero di complotti). Un momento storico in cui bisognava creare un mondo nuovo e in cui tutto sembrava ancora possibile, perfino che gli alieni scendessero sulla terra, ma dettato allo stesso tempo da una profonda paura di tutto ciò che era ignoto, diverso, che non rientrava nei canoni ideali e sociali precostituiti. Le immagini familiari che Unidentified ci mostra rimangono però mute, le uniche parole possono solo essere lette, come a simboleggiare che non potremo mai sapere e conoscere con certezza ciò che ci aspetta là fuori, nello spazio sconfinato o nel nostro futuro.
— Niccolò Della Seta Issaa
Francesco Zanatta (Treviso, 1999) è laureato in Arti Visive presso l’Università Iuav di Venezia. Lavorando principalmente con il video, la sua ricerca si articola su due livelli diversi che occasionalmente si intersecano. Da un lato, c'è un processo di recupero e riassemblaggio di immagini dal web, nel tentativo di analizzarne le specificità in relazione alle sottoculture e alle storie che nascondono. Dall'altro lato, c'è l'esplorazione documentaria dell’ambiente quotidiano, derivante dall'impulso di filmare determinate occasioni e luoghi che lo ispirano. La costante che lega queste due diverse tendenze è il montaggio, che è allo stesso tempo uno strumento fondamentale, una colonna portante e una chiave per interpretare le sue opere. Il suo film Viva la notte (2022) è stato presentato in concorso alla 59° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ed è stato premiato come Miglior cortometraggio italiano al SEEYOUSOUND X - International Music Festival. Il suo lavoro più recente, Notturno Fluviale (meditazione sul rumore) (2025), è stato presentato al Light Matter Film Festival di Alfred, New York.