Madelyn è una donna filippina arrivata in Francia per fare le pulizie negli uffici e nelle case degli altri. Tutti si fidano di Madelyn e le lasciano le chiavi di palazzi bellissimi a cui lei ha però un accesso solo formale. È Madelyn stessa a rimarcare in più momenti la sua estraneità a quegli spazi domestici: “Ho paura a pulire qui!”, riferendosi a una mensola piena di oggetti di design lussuosi. Francoise Verges, in Femminismo Decoloniale, sosteneva chiaramente quanto i servizi di cura e di pulizia siano il prerequisito affinché una società contemporanea tardocapitalista possa continuare a produrre e esistere. Non può esserci finanza, non possono esserci istituzioni, turismo o scuole se non c’è una base di servitù nascosta nell’ombra che mantiene ordinato e pulito tutto questo. I due mondi devono incontrarsi il meno possibile, o comunque incontrarsi solo superficialmente. “Loro mi ritengono parte della famiglia”, dice Madelyn, come dicono molti dei datori di lavoro alle proprie badanti e colf, sentendo sotto sotto il fastidioso rimosso di un rapporto asimmetrico che si è sempre definito servo-padrone.
In questo documentario d’osservazione che si nutre dell’esperienza del regista presso gli Ateliers Varan, emerge nel confronto con Madelyn un principio che suonerà allo spettatore occidentale almeno in parte incomprensibile: il principio del dovere. Madelyn fa quello che deve fare perché lo deve fare. Forse non le piace, ha studiato tutt’altro, ma non è importante. Così deve essere, e va bene. Una forma di realismo più realista di chi crede di muoversi assecondando desideri di libertà senza riconoscere le strutture profonde della società globale.
— Arianna Tremolanti
Biografia
Marco Trotta (Latina, 1993) è attore, drammaturgo e regista. Si diploma in recitazione alla Civica “Paolo Grassi” e studia regia cinematografica a Parigi presso gli “Ateliers Varan”. Lavora come attore con l’ERT, con Marche Teatro, con lo Stabile del Veneto. Viene diretto da C. Cecchi, G. Carbunariu, S. Peroni, G. Musso, F. Merli. Nel 2022 scrive Sarebbe una grande idea, premiato al bando “Mezz’ore d’autore”. Nel gennaio 2024, lo stesso testo, diretto da lui, debutta in forma integrale presso Campo Teatrale, a Milano. Nel dicembre 2023, realizza il suo primo film documentario, Madelyn, presentato a Parigi presso gli Ateliers Varan.