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16 - 24
NOVEMBRE 2024
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UN MODO DI SORRIDERE INSOLITO di Veronica Orrù

Domenica 17 novembre —21.30

ARCOBALENO FILM CENTER - Sala 2

ALLA PRESENZA DELL'AUTRICE

BIGLIETTI


PRIMA MONDIALE

Italia, 2024
8mm; VHS-C, Colore, 21’
V.O. Italiano

Regia
Veronica Orrù

Fotografia
Veronica Orrù

Montaggio
Veronica Orrù

Musiche
Alessandro Giustiniano

Produttore
Re-framing home movies

Contatti
veronicaorru95@gmail.com

 

 

UN MODO DI SORRIDERE INSOLITO  di Veronica Orrù

Le strade di tre famiglie che non c’entrano (quasi) nulla l’una con l’altra si incontrano: quella di Franz Kafka, quella della regista e la famiglia Boero, i cui filmini delle vacanze, girati tra gli anni Cinquanta e Sessanta, sono conservati nell’archivio della Cineteca Sarda. Mentre il padre dei Boero filma scene di vacanze gioiose e un po’ sbiadite, Kafka scrive la celebre lettera al genitore, confessando un amore fatto di solitudine e timore, incomprensione e infine perdono. Questa lettera non verrà mai recapitata.

La distanza con la famiglia di Veronica è invece definita soprattutto nella rappresentazione: i loro home movies, di trent’anni più moderni, sono girati su nastro metallico e non più su pellicola. “Nel tentativo di trattare le immagini d'archivio con la massima delicatezza, rispetto i tagli originali del montaggio in camera, non rimuovo gli scarti della pellicola, non intervengo sulle immagini. Le commento sottovoce, con un semplice sottotitolo e le musiche di Alessandro Giustiniano” spiega la regista. La storia ha cambiato la sua grana visiva, “persino il mare non sembra più lo stesso [...] mio padre era diverso”. Tutti i padri sono diversi, ma tutti i padri, a un certo punto, sono scomparsi, lasciando ai figli un’eredità da ricostruire. “Tutti questi padri non ci sono più, sono fantasmi, imprigionati negli stessi gesti come tanti altri, come i futuri fantasmi di pixel restano in vita finché qualcuno li guarda, e per questo li guardiamo” viene affermato nel film. L’assenza della figura genitoriale è il fuoco centrale del lavoro, come spiega Orrù nelle note di regia: “Noi figlie e figli escogitiamo modi perché resistano all’oblio. Ci sono voluti cinque anni per finire il film, perché per me ha rappresentato un processo prezioso di studio e di introspezione - o forse perché volevo tenerli in vita ancora per un po'".

Un modo di sorridere insolito nasce nel 2019 come progetto di tesi per l’Accademia di Belle Arti di Brera, durante il corso residenziale Re-framing home movies.


— Arianna Tremolanti


Biografia

Veronica Orrù (Sardegna, 1995), vive a Milano. Dopo la laurea in cinema all'Accademia di Belle Arti di Brera, lavora come aiuto regia, montatrice e ricercatrice d'archivio. È co-fondatrice dell'associazione Re-framing home movies, per la valorizzazione e la salvaguardia del cinema di famiglia. La sua ricerca si incentra sul cinema diaristico e sul found footage e Un modo di sorridere insolito è il suo primo film.


 

 

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