Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - SPARTA di Ulrich Seidl
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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SPARTA di Ulrich Seidl

martedì 21 novembre

 

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 19.30

 

alla presenza dell'autore

prima italiana

 

Austria, Francia, Germania, 2022
4K, colore, 99'
V.O. Tedesco; Rumeno

 

REGIA
Ulrich Seidl

SCENEGGIATURA
Ulrich Seidl
Veronika Franz

FOTOGRAFIA
Wolfgang Thaler
Serafin Spitzer

MONTAGGIO
Monika Willi

INTERPRETI
Georg Friedrich
Florentina Elena Pop
Hans-Michael Rehberg

PRODUZIONE
Seidl Film Produktion
Coproduction Office
Arte France Cinéma
Essential Filmproduktion
Parisienne de Production

PRODUTTORI
Philippe Bober
Ulrich Seidl

CONTATTI
office@ulrichseidl.com
sales@coproductionoffice.eu

SPARTA di Ulrich Seidl

Ewald è un quarantenne in crisi. Ha lasciato l'Austria anni prima per trasferirsi in Romania, ha una fidanzata, la famiglia di lei sembra benvolerlo, ha qualche amico, un lavoro. Però è a disagio, infelice, con la ragazza i rapporti sono tesi perché nonostante lei si sforzi in ogni modo di sedurlo lui appare sempre meno interessato alla sessualità. Gli unici momenti in cui sorride è quando gioca coi ragazzini del quartiere o con i nipoti di lei, si comporta come se fosse anche lui un bambino tanto che alcuni lo guardano un po' stupiti. Finché un giorno decide di cambiare tutto: lascia la città per la campagna, compra un rudere che è stato una scuola, lo trasforma in una specie di fortino e inizia una nuova esistenza. Si occuperà dei ragazzini del posto, figli di famiglie povere, violente, padri abusanti, alcolisti, incattiviti. Ewald invece li fa giocare, praticare sport, gli racconta storie, è gentile; ben presto trascorrono più tempo lì che a casa. Quanto basta a far crescere nel villaggio sospetti e malumori sempre più forti mentre l'uomo inizia a mettere a fuoco una verità che ha sempre rimosso. Una presa di coscienza che lo obbliga a fare i conti con la propria storia e con sé stesso. (Cristina Piccino)

Ulrich Seidl (Vienna, 1952) ha affermato film dopo film una poetica e un tratto stilistico radicali e “disturbanti”, ravvisabili sin dai suoi primissimi lavori realizzati quando era studente di cinema, quali Einsvierzig (1980) e Der Ball (1982) – presentati a Filmmaker nella copia restaurata dall'Austrian Film Museum nel 2016, all'interno di un focus sul suo lavoro. Dopo diversi documentari – Good News(1990); Tierische Liebe (1995); Models (1998) – esordisce nel lungometraggio con Hundstage (Canicola, 2001) che vince il Premio speciale della Giuria alla Mostra del cinema di Venezia. Import Export (2007) è il primo film prodotto dal regista con la sua società fondata nel 2003 insieme a Veronika Franz. A questo fa seguito la “Trilogia del Paradiso” composta da Paradies: Liebe (2012), in concorso al Festival di Cannes; Paradies: Glaube (2012), premio speciale della Giuria a Venezia; Paradies: Hoffnung (2013) presentato alla Berlinale: tre ritratti femminili che incarnano tre diverse forme di conflitto tra interiorità e norma.  Nel 2014 realizza Im Keller a cui seguono Safari (2016) e Rimini (2022). Nel 2006 Filmmaker gli ha dedicato una retrospettiva accompagnata dal libro L'inferno visto da vicino. Il cinema di Ulrich Seidl, a cura di Luca Mosso e Gaia Giani. 

 

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