Sabato 18 novembre
CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 15.15
alla presenza dell'autore
prima mondiale
Italia, 2023
4K, Colore, 34'
V.O. Italiano
REGIA
Davide Rapp
FOTOGRAFIA
Lucio Pontoni
MONTAGGIO
Olga Stopazzolo
Davide Rapp
PRODUZIONE
www.twinstudio.it
Triennale Milano
PRODUTTRICE
Elena Pedrazzini
Tommaso Pessina
CONTATTI
davide.rapp@gmail.com
Il corridoio rosso, che dà il titolo al film, fa riferimento all'omonimo progetto curato da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa per la Triennale di Milano all'interno della 23a Esposizione Internazionale (15 luglio – 11 dicembre 2022). L'installazione, con l'allestimento di Margherita Palli e l'illuminotecnica di Pasquale Mari, “ricostruiva” un corridoio di una casa borghese dei primi del Novecento, nel quale entrando e uscendo dalle diverse stanze si suggeriva all'osservatore una riflessione sulla conoscenza, sulla fantasia, sull'inconscio. Ma il film non vuole esserne né una documentazione né il backstage, piuttosto crea a sua volta una nuova relazione tra questi due ambienti a partire dal duplice ruolo di Agosti, che è appunto il curatore di quel progetto ma anche colui che abita la casa che lo ha ispirato. E lo fa in modo quasi immersivo, utilizzando le suggestioni di una sovrapposizione che a sua volta spalanca altre possibili fantasmagorie. “Quando per la prima volta ho visitato la casa di Giovanni Agosti e ho finalmente attraversato il corridoio che avevo visto riprodotto in Triennale ho provato una vertigine doppia: da una parte ho potuto verificare l'estrema perizia della ricostruzione coordinata da Margherita Palli, dall'altra sono stato travolto dalla quantità inaspettata di libri, quadri ed oggetti accumulati ovunque. Il film cerca di restituire questa vertigine” dice l'autore. Seguendo questa traccia, che è insieme un desiderio, il movimento parallelo che ci porta dalla “vera” casa divenuta “messinscena” di sé, si snoda lungo il corridoio sul quale ogni porta sembra racchiudere un mistero. Che cosa racconta quella casa, quale è il suo significato? Il lungo passaggio che divide ogni camera l'una dall'altra, desueto nelle architetture più moderne, ha in sé un fascino potente nell'eco delle voci e fra i frammenti delle esistenze che lo hanno abitato. Gli oggetti, la grazia raffinata delle loro composizioni, i quadri, la sala da bagno con le pitture di antica bellezza etrusca sui muri. E, soprattutto i libri, che a loro volta suggeriscono altre storie intrecciandosi alla memoria di Agosti, ai frammenti dell'infanzia che balenano fra le sue parole davanti all'obiettivo. Le immagini cercano, esplorano, inventano sinergie sul bordo di uno spazio privato divenuto pubblico: è in quelle crepe che l'autore pone la sua narrazione che è l'esperienza di una vita e delle sue possibili invenzioni. (Cristina Piccino)
Davide Rapp (Verbania, 1980), regista e video artista, vive e lavora a Milano. Architetto di formazione e dottore di ricerca in design degli interni, nel 2014 ha partecipato alla 14a Mostra Internazionale di Architettura – Fundamentals (Biennale di Venezia) con Elements, un film di montaggio di 32 minuti che descrive gli elementi fondamentali dell’architettura attraverso una sequenza di oltre 500 estratti cinematografici. Nel 2021 ha partecipato in concorso nella sezione Venice VR Expanded del Festival del Cinema di Venezia con Montegelato, un film di montaggio in realtà virtuale dedicato alle Cascate di Montegelato, scenario di oltre 180 film italiani dal 1950 ad oggi.