Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - DARKNESS, DARKNESS, BURNING BRIGHT di Gaëlle Rouard
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
EN
GAËLLE ROUARD
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DARKNESS, DARKNESS, BURNING BRIGHT di Gaëlle Rouard

Venerdì 24 Novembre
 

ARCOBALENO FILM CENTER
Sala 2, 19.30 

 

 

alla presenza dell'autrice

 

prima italiana

 

 

Francia, 2022

16mm, colore, 70’

V.O. Inglese

 

 

 

REGIA

Gaëlle Rouard

 

SCENEGGIATURA

Gaëlle Rouard

 

FOTOGRAFIA

Gaëlle Rouard

 

MONTAGGIO

Gaëlle Rouard

 

SUONO

Gaëlle Rouard

 

PRODUTTRICE

Gaëlle Rouard

DARKNESS, DARKNESS, BURNING BRIGHT di Gaëlle Rouard

Un canto pastorale spiritato, una veglia montanara piena di fantasmi, brume e luccichi, il primo lungometraggio di Gaelle Rouard è uno spettacolo luminoso che sta tra la pittura e il cinema passando per le fantasmagorie ottiche dell’Ottocento. La proiezione di un film come questo è un rituale che deve essere officiato dalla stessa autrice, ultimo passaggio di un cinema fatto a mano dove l’attenta manipolazione della pellicola durante lo sviluppo restituisce una versione celestiale, vaporosa e allucinata della realtà. In questo caso un paesaggio rurale e familiare per la filmmaker: pascoli alpini sospesi sull’orlo di una galassia, bovini astrali e fasi lunari lampeggiano tra le nebbie come in un mito di creazione. Spesso le immagini sono quasi immobili, percorse solo da tremori luminescenti, figure contrastate e scolpite dai lampi della pellicola solarizzata sorgono dallo schermo come da un cespuglio scosso dal vento notturno. Darkness, Darkness, Burning Bright è fin dal titolo l’invocazione a un’oscurità primigenia, una nerezza essenziale alla formazione e alla restituzione dell’immagine. La seduzione plastica di questo film trascina in un buio che fa vedere, una perfetta oscurità senza la quale all’occhio sfuggirebbero le finezze subliminali, le efflorescenze che s’imprimono su una pellicola esposta in penombra e plasmata attentamente nel processo di sviluppo. Strutturata in due atti, Preludio e Orazione, questa preghiera crepuscolare si innalza accompagnata da un seducente tessuto sonoro “concreto” composto dalla filmmaker, tra immagini ipnotiche che tremolano come lanterne e scorrono lente come magma, screziate da pulviscoli iridescenti, popolate da forme severe e semplici come i motivi di un’arte popolare. Rouard filma come se dipingesse, intuendo già in un raggio di luce le minuzie fotochimiche da cui le immagini fioriranno. (Tommaso Isabella)

 

Filmmaker, alchimista, artista performativa. Gaëlle Rouard (1971) fin dai primi anni Novanta realizza film fatti a mano, specializzandosi nello sviluppo della pellicola cinematografica. È membro di lunga data di Le 102, rue d'Alembert, un luogo dedicato alla creazione e diffusione di musica e film sperimentali a Grenoble. Rouard conduce anche laboratori in diversi contesti, dalle scuole d'arte all'insegnamento individuale. Sviluppa ed esplora vari metodi di trattamento chimico della pellicola. Con spettacoli in tutto il mondo, sperimenta le possibilità della multiproiezione dal vivo, sia in collaborazione con varie persone che in atti solisti. Rouard ha co-diretto il laboratorio cinematografico DIY Atelier MTK a Grenoble per 12 anni, fino al 2006. Il suo lavoro è stato proiettato su vari schermi come quelli del Centre Pompidou di Parigi, il Syros International Flm Festival, Institute of Modern Art Brisbane e molti altri. Presentato all'International Film Festival Rotterdam, Darkness, Darkness, Burning Bright è stato proiettato in numerosi festival internazonali e ha vinto il premio Istanbul International Film Festival, il premio Experimental Competition al Curtas Vila do Conde e il premio Best Sound Design all'Ann Arbor Film Festival (2023).

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