Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - ORLANDO, MA BIOGRAPHIE POLITIQUE
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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ORLANDO, MA BIOGRAPHIE POLITIQUE

Sabato 25 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 19.30

 

Francia, 2023
4K, colori, b/n, 98’
V.O. Francese

 

REGIA

Paul B. Preciado

 

SCENEGGIATURA

Paul B. Preciado

 

FOTOGRAFIA

Victor Zebo

 

MONTAGGIO

Yotam Ben David

 

SUONO

Arno Ledoux

 

INTERPRETI

Oscar-Roza Miller

Janis Sahraoui

Liz Christin 

Elios Levy

Victor Marzouk

Paul B. Preciado

Kori Ceballos 

Vanasay Khamphommala

Ruben Rizza

 

MUSICHE

Clara Deshayes

 

PRODUZIONE

Les Films du Poisson

24images

ARTE France

 

PRODUTTORI

Yaël Fogiel

Laetitia Gonzalez

Annie Ohayon-Dekel

Farid Rezkhallah

 

CONTATTI

fandango@fandango.it

ORLANDO, MA BIOGRAPHIE POLITIQUE

Una collettività prende la parola, si presenta alla telecamera, condivide un vissuto. Ogni persona che ne fa parte è una diversa declinazione di “Orlando”, il personaggio al centro dell’omonimo romanzo di Virginia Woolf che fa esperienza del cambiamento di sesso, da uomo a donna, nel corso di un lungo sonno. Per questa comunità trans la metamorfosi di sé è stata ben più complessa e sofferta, lo stigma continua ad essere forte e gli ostacoli molti. È sull’accettazione del divenire, della trasformazione nel tempo - una delle poste in gioco filosofiche fondamentali della teoria queer - che le nostre società sembrano ancora avere forti resistenze. Paul B. Preciado, nel suo esordio alla regia, pone la propria storia personale - da giovane Beatriz, cresciuta in una zona remota della Spagna, alla prima assunzione degli ormoni a New York fino alla scelta del nome Paul - accanto alle altre. Ha d’altronde raccontato che Orlando, ma biographie politique nasce da una proposta di Arte, rifiutata, di realizzare un film su di sé. In questo collettivo ci sono persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, che cercano se stesse intrecciando spesso e volentieri ironia e rivendicazione. “You might be synthetic but you’re not apologetic, you’re not the doctor’s bitch” è il ritornello della canzone creata da Preciado per riassumere la lotta contro la psichiatrizzazione del vissuto trans, subito oltre vi è la critica alla psicoanalisi, da Freud a Lacan, che ha voluto ingabbiare la sessualità con spiegazioni che suonano inevitabilmente come condanne. Ma la lotta per l’autodeterminazione ha anch’essa una storia – nella seconda parte del film fanno capolino infuocati materiali d’archivio – così come ogni individuo ne ha una, da rispettare, fare propria e raccontare nel presente. (Lucrezia Ercolani)

 

Paul B. Preciado (Burgos, Spagna, 1970) è una delle figure di spicco nello studio delle politiche di genere e del corpo. Nel ruolo di curatore ha lavorato a documenta 14 (Kassel/Atene), al Padiglione Taiwanese della 58a Biennale di Venezia nel 2019 e al Museo di arte contemporanea di Barcellona (Macba). I suoi libri – da Manifesto controsessuale (2000) a Dysphoria mundi (2022) – sono opere di riferimento nel pensiero e nell’attivismo contemporaneo queer, trans e non binario. Orlando, ma biographie politique è il suo primo film.

 

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