Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - BANZAVÓIS di Lorenzo Casali
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
EN
CONCORSO INTERNAZIONALE
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BANZAVÓIS di Lorenzo Casali

sabato 25 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 21.30


alla presenza dell'autore

 

prima mondiale

 

Italia, 2023

4K, colore, 74’

V.O. Italiano

 

 

REGIA 

Lorenzo Casali

 

FOTOGRAFIA

Lorenzo Casali

Gianluca Angioi

 

MONTAGGIO

Lorenzo Casali

Gianluca Angioi

 

SUONO

Vittorio Mazzola

 

MUSICHE

The Selva (Almeida/Jacinto/Morao)

 

PRODUTTORI

Lorenzo Casali

Gianluca Angioi

 

CONTATTI

lorecasali@yahoo.it

BANZAVÓIS di Lorenzo Casali

Lo scorrere del tempo porta con sé, inevitabilmente, il dispiegarsi della storia. Più di una, in realtà, e non solo umana come il pensiero contemporaneo non smette di rimarcare. È questa pluralità che Banzavóis cerca di cogliere, nel raccontare ascesa e caduta della fabbrica di motori Isotta Fraschini a Saronno. Per lungo tempo quella dei subalterni è stata una storia non scritta; nel film di Casali sono loro, gli operai, a prendere la parola, a raccontare la resistenza antifascista che si faceva anche con la propaganda tra un turno e l’altro; a rievocare la lotta per evitare la chiusura dell’impianto avvenuta poi nel 1990. Ma accanto alle loro voci le immagini restituiscono un’altra narrazione, è quella delle piante esotiche che sono cresciute in quegli spazi abbandonati cercando di costruire un nuovo ecosistema. Umano, macchina e natura sono convocati in un racconto filmico che, seguendo l’intuizione di Wittgenstein, piuttosto che spiegare permette di osservare. In questa convivenza, dove non mancano le frizioni, la poesia si trova dappertutto, dalla luce che attraversa i locali in disuso alla trama disegnata dalle fibre di amianto fino ai “giochi linguistici” di Gadda che, oltre ad aver ispirato il titolo del film, lo introducono attraverso la voce di Elio De Capitani. Nello spazio tra vecchio e nuovo Casali riesce, grazie al profondo rispetto per il contesto che le immagini trasmettono, a far parlare il genius loci: tutto è sempre situato - e Banzavóis è testimonianza viva di una realtà prettamente lombarda, dalla parlata agli accadimenti storici che hanno attraversato il territorio - ma, allo stesso tempo, tutto dialoga con questioni universali che riguardano lo stare sul pianeta. Utilizzando materiali di diversa provenienza, dalle fotografie ai modelli digitali passando per una meticolosa costruzione sonora, il film colloca la “nostra” storia in una posizione nuova, non in contrasto con la varietà espressiva che ci circonda. (Lucrezia Ercolani)

 

Lorenzo Casali (Tradate, 1980) lavora prevalentemente in progetti site-specific, che prendono avvio dall’analisi della complessa rete di relazioni esistenti in un dato luogo, dallo studio delle stratificazioni culturali, sociali, politiche ed economiche che lo definiscono. A partire dai primi anni duemila partecipa a premi, proiezioni, esposizioni e residenze in Italia e in Europa. Dal 2010 ha lavorato nel duo artistico Casali+Roubini e dal 2019 è membro del collettivo artistico Museo Wunderkammer. Alla ricerca artistica affianca l’attività didattica, attualmente insegna Documentazione fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e Tecniche di montaggio presso l’Accademia di Belle Arti Carrara di Bergamo. Nel 2022 presenta il documentario sperimentale Post-Prod al Torino Film Festival.

 

 

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