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L'ALBUME D'ORO di Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo

domenica 19 novembre

CINETECA MILANO ARLECCHINO
ore 18.00
 

alla presenza degli autori

 

prima mondiale

 

Italia, 2023

16 mm, b/n, 65’

V.O. Italiano

 

 

REGIA

Tiziano Doria

Samira Guadagnuolo

 

FOTOGRAFIA

Tiziano Doria

Samira Guadagnuolo

 

MONTAGGIO

Tiziano Doria

Samira Guadagnuolo

 

SUONO

Tiziano Doria

Samira Guadagnuolo

 

INTERPRETI

Genny Albergo

Michele Caglia

Rossana Caglia

Mauro Cappiello

Milena Doria

Tiziana Doria

Mark Jackel

Rocco Petta

Crescenza Pirro

Rocco Silano

Teresa Tucciariello

 

PRODUZIONE

WARSHADFilm

 

CONTATTI

tizianodoria.gmail.com

L'ALBUME D'ORO di Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo

Sentire il richiamo, lasciarsi cullare in una dimensione che non è alternativa alla realtà abituale, ma che attende lì accanto, spesso inosservata, poi ammaliante e irresistibile come il canto delle sirene. Sembra contenere questo invito alla scoperta L’albume d’oro, tramite la costruzione di un piano di esperienza dove le gerarchie tra gli esseri vengono sospese, le relazioni ri-significate, nel punto in cui giungono finalmente a toccarsi l’arcaico e il futuribile. Nelle immagini in bianco e nero, catturate dalla pellicola in 16 mm con cui i due registi sono soliti filmare, appare un paesaggio mediterraneo che ha ancora molto da dirci nelle sue simmetrie segrete, nelle sue canzoni da gallina, negli esseri che convivono sotto quella luce abbacinante seguendo un filo di esperienze che lega millenni. Una sapienza dell’albero, dell’animale, del pasto che non appartiene a nessuno, emerge dal tempo trascorso in contatto, una conoscenza senza autori quanto i testi biblici. La pittura come tentativo di imprimere un’esperienza, in un passaggio dall’esterno all’interno, che trova poi una nuova strada per il fuori - e la macchina da presa inserisce un elemento magico di ulteriore spossessamento. Nuovi modi di generare vengono tentati - ma non sono poi un affondo, un détournement di quelli di sempre? Perché la paura ci spinge a rinchiudere le nostre fantasie? (Lucrezia Ercolani)

 

Tiziano Doria e Samira Guadagnuolo sono un duo di ricerca cinematografica, che prende il nome di WARSHADFilm. Il loro lavoro si innesta sul tentativo di una riappropriazione dell’intero processo di produzione filmica. Nel loro laboratorio Làbbash, a Milano, hanno recuperato e rimesso in funzione macchine da presa, moviole, sviluppatrici, proiettori, telecinema. È un “non industrial lab” dove oltre a dare vita ai propri film vengono proposti workshop per acquisire familiarità con la pellicola 16 mm, il formato prediletto dal duo. Con l’installazione Canti neri (2019) hanno partecipato alla Mostra del Nuovo cinema di Pesaro; il cortometraggio Incompiuta (2019) viene selezionato a Locarno e al Torino Film Festival. Nello stesso anno a Filmmaker prendono parte al progetto “Walking Cinema”. La zita (2021) viene presentato al Thessaloniki Documentary Film Festival dove Doria e Guadagnolo vincono il Golden Alexander Film Forward Award. Appendice ad un film girato in estate (2022) è selezionato al Bellaria Film Festival dove i due registi vincono il premio Oxilia. Tornano poi a Bellaria l’anno successivo con l’installazione La Vague.

 

 

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