Ambientato nell'arco di quattro giorni di vento e pioggia in un villaggio sperduto delle montagne Nafpaktia, nella Grecia occidentale, il film segue le vicende di due famiglie di allevatori alle prese con una sopravvivenza sempre più difficoltosa. Il villaggio, dimenticato da Dio e dagli uomini, ha visto tempi decisamente migliori. Pachnis, l'anziano pastore cinico e senza speranza, aveva già previsto le condizioni avverse che si preparavano per il Paese e sprofonda lentamente in uno stato di disperazione. Giorgos, che non riesce più a vendere le proprie capre, è oberato di debiti e beve per dimenticare. Dall'unione di documentario e finzione, con un cast locale, Sto lyko è tanto realistico quanto allegorico nel raccontare la Grecia dei nostri giorni.

Note biografiche

Christina Koutsospyrou (Atene, 1980). Ha studiato alla London University of the Arts, dove ha coltivato la passione per la fotografia e il cinema. Nel 2010 è tornata in Grecia dove ha realizzato Sto lyko, il suo film d'esordio.

Aran Hughes (Londra, 1983). Dopo gli studi alla London University of the Arts si è dedicato al cinema. Dopo aver realizzato tre cortometraggi, ha esordito con Sto lyko, esplorazione semi-documentaria di un villaggio di allevatori in Grecia.