Portogallo/Francia/Germania/Italia, 2013
Super 8, b/n e colore, 26 min.
Regia
Miguel Gomes
Sceneggiatura
Miguel Gomes, Mariana Ricardo
Montaggio
João Nicolau, Miguel Gomes, Mariana Ricardo
Suono
Miguel Martins
Interpreti
Jaime Pereira, Donatello Brida, Jean-Pierre Rehm, Maren Ade
Produzione
Luís Urbano, Sandro Aguilar (O son e a fúria), Le Fresnoy – Studio National des Arts, Contemporains, Komplizen Film, Okta Film, HFilms
Proiezione
Domenica 1 dicembre ore 15.30,
Spazio Oberdan
Quattro lettere immaginarie, scritte in momenti critici, sospesi tra il passato e l’avvenire: rimpianti e aspirazioni di quelle che sono state o saranno figure politiche di primo piano. Entro un montaggio di spezzoni tratti da film di finzione, documentari e riprese amatoriali, Gomes tende al massimo l’ambiguità e le possibilità associative del suo materiale per innestarvi un mosaico di voci altrettanto enigmatico: in esso si mostra ingannevolmente un lato fragile e umano del potere solo per farlo implodere, e alla fatalità dei destini individuali s’intreccia una visione di crisi e decadenza dell’Europa attuale. Ma è difficile sistemare ogni tassello del puzzle, ne rimane sempre fuori qualcuno: è proprio questo resto d’immagini che, risorgendo dal passato, sembra lasciare aperta una possibilità per il futuro.
Note biografiche
Miguel Gomes (Lisbona, 1972) è un regista portoghese. Ha studiato al Lisbon Film and Theatre School. Dopo alcuni cortometraggi esordisce nel lungo con A cara que mereces (2004). Nel 2006, Aquele querido mês do Agosto, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, lo rivela alla critica internazionale e viene successivamente selezionato in più di quaranta festival. Con Tabu (2012) vince il premio Alfred Bauer alla Berlinale del 2012.