Francia, 2012
Super 8 & 16mm, b/n, 31 min.
Regia
Tiane Doan na Champassak, Jean Dubrel
Fotografia
Tiane Doan na Champassak
Montaggio
Amélie Degouys, Jean Dubrel
Suono
Tiane Doan na Champassak
Produttore
Tiane Doan na Champassak, Jean Dubrel
Proiezione
Martedì 3 dicembre ore 22.50,
Spazio Oberdan
Registrate anni fa, in un piccolo villaggio della Birmania dove si raccolgono annualmente folle di fedeli per il culto degli spiriti Nat, montate solo di recente, le splendide immagini in bianco e nero di Naptwe si perdono nel flusso incessante della massa e si soffermano su gesti e volti di una bellezza perturbante. Per cinque giorni i pellegrini si dedicano a cerimonie, offerte votive, riti di possessione, in cui il presente di una società oppressiva sembra essere sospeso e a tutti è concessa una chance di visibilità e di visioni. Silenziose coreografie si succedono a momenti di estasi e convulsione, corpi posseduti o abbandonati sono inquadrati in un sussulto continuo tra immediatezza documentaria e sensualità decorativa: un mondo a parte, che sembra trovarsi in un punto imprecisato tra il cinema di Jean Rouch e quello di Jack Smith.
Note biografiche
Tiane Doan na Champassak (1973) è un fotografo francese di origini asiatiche. Il suo lavoro è caratterizzato da un approccio artistico e un interesse particolare per le questioni di gender. Ha partecipato a diverse mostre a livello internazionale e pubblicato alcuni libri d’artista autoprodotti, tra cui Tantra, The Father of Pop Dance e Spleen and Ideal, tutti editi nel 2012.
Jean Dubrel (Villeneuve-sur-Lot, 1972) è un filmmaker. Ha studiato filosofia all’Università Michel Montaigne di Bordeaux e giornalismo Centro universitario per il giornalismo di Strasburgo. Oltre a Naptwe, le festin des esprits, ha diretto Sur la terre comme ai ciel (2003).