Francia, 2013
HD, colore e b/n, 32 min.
Regia
Philippe Rouy
Fotografia
Droni, gru, robot e sonde della centrale nucleare di Fukushima
Montaggio
Philippe Rouy
Suono
Philippe Rouy
Produttore
Philippe Rouy
Contatti
p.rouy@free.fr
Proiezione
Venerdì 6 dicembre ore 17.15,
Spazio Oberdan
Dopo 4 bâtiments, face à la mer (2012), in cui si affidava allo sguardo anonimo di una webcam per restituire i tempi morti seguiti al disastro nell’impianto nucleare di Fukushima, Philippe Rouy continua l’esplorazione di questa terra desolata e inaccessibile, attraverso le visioni estranianti registrate da videocamere montate sui droni che smaltiscono le macerie. Immagini senza soggetto, la cui astrazione s’intona al lessico del cinema strutturale, ma sembra resistere a una completa estetizzazione: se di fronte ai volteggi del braccio meccanico che governa la visione della Région centrale di Michael Snow, si può ancora godere la variazione universale di un punto di vista neutro e inumano, qui siamo continuamente riportati a un collasso, una desertificazione dello sguardo su cui l’assenza dell’uomo insiste in modo inquietante.
Note biografiche
Philippe Rouy è un videoartista. I suoi lavori sono stati proiettati in vari festival internazionali: nel 2009 realizza Hypn, premiato come miglior film al Filmwinter di Stoccarda. Nel 2011 La voûte viene selezionato al Rotterdam Film Festival e Cheval blême partecipa al Festival di Oberhausen. 4 bâtiments face à la mer (2012) ha ricevuto una menzione speciale al Fid Marseille ed è stato selezionato al Torino Film Festival.