Usa, 1993
35 mm, colore, 114 min.
Regia
Ross McElwee
Sceneggiatura
Ross McElwee
Fotografia
Ross McElwee
Montaggio
Ross McElwee
Suono
Ross McElwee
Interpreti
Ross McElwee, Merylin Levine, Ross McElwee jr., Richard Leacock, Tom McElwee, Dede McElwee, Lucille Stafford, Melvin Stafford, Charleen Swansea, Adrian McElwee
Produttore
Ross McElwee
Proiezione
Giovedì 4 dicembre ore 17.00,
Spazio Oberdan
In occasione del ricorrente raduno estivo dei parenti, il regista annuncia che presto si sposerà con Marylin Levine, destando la felicità del padre. Nel frattempo, riemergono i ricordi lontani delle domeniche passate al molo a pescare, del trauma per la lenta agonia dei pesci e dei piccoli grandi interrogativi infantili sull’esistenza. Pochi giorni prima del matrimonio, McElwee fa tappa da alcuni amici, che non paiono fugare le sue ansie pre-matrimoniali, specialmente Ricky Leacock, che ha appena rotto con la fidanzata. A qualche mese dalle nozze Marylin rimane incinta. Proprio mentre Ross sta cercando di pianificare la sua vita coniugale, di lì a poco si ritroverà a far fronte a tre disgrazie famigliari. Decide, perciò, di tornare in Nord Carolina, convinto di poter «mettere all’angolo la morte con la cinepresa». In seguito, raggiunge la sorella in Florida, e poi, di ritorno a Charlotte, il fratello Tom, nella speranza di una catarsi personale e famigliare, che però ancora non avviene. Con la sua genuina fiducia nel futuro, al di là di qualsiasi afflizione, la domestica di casa McElwee, Lucille, risveglia in Ross un barlume di positività, che di lì a poco diventerà autentica gioia e rinnovato entusiasmo per la vita, grazie a un lieto evento. Uno dei capolavori di McElwee, Time Indefinite è un’ambiziosa riflessione sui limiti del filmabile, sui segni concreti dell’azione del tempo e sul rapporto del cinema con la memoria, la morte e la vita. Un’elaborazione del lutto on the road da cui scaturisce una saga famigliare di vivi e di morti (serbati appunto nel “tempo indefinito” dei fotogrammi), nonché un percorso di maturazione individuale in cui la liberazione dal fantasma paterno coincide con l’accettazione dei cicli ineluttabili dell’esistenza umana e l’assunzione di responsabilità verso la generazione futura. Trattando le pagine più delicate e dolorose del privato del regista, Time Indefinite è il suo film più rischioso e al tempo stesso coraggioso, che stupisce per l’intelligenza con cui stempera i toni cupi, e per come riesce a commuovere con la forza evocativa delle immagini.