In un cantiere di Shenzhen sta sorgendo un enorme edificio, un nuovo centro d’affari progettato dallo studio di Rem Koolhaas. Le riprese in time lapse permettono di osservarne le fasi di crescita accelerata. Questa tecnica, sospesa tra cinema e fotografia, offre lo spunto per rievocare l’impresa di Eadweard Muybridge, assoldato dal magnate Leland Stanford per registrare col suo dispositivo fotografico il movimento dei cavalli al galoppo. La fotografia istantanea, che lì si sperimentava, fu una condizione essenziale per la nascita del cinema che riassorbì lo sguardo analitico di Muybridge nel proprio falso movimento: non diversamente il capitale, secondo Marx, offre l’impressione di muoversi da solo, occultando il lavoro che lo produce. Una piccola e sapiente dimostrazione di quanto l’inconscio ottico possa coincidere con quello sociale.

Note biografiche

Zachary Formwalt (1979, Albany). Diplomatosi presso lo School of the Art Institute of Chicago e la Northwestern University, ha frequentato un programma post-laurea di Critical Studies presso la Malmö Art Academy. Con i suoi lavori ha partecipato a diversi festival cinematografici e ad esposizioni di gruppo, tra i quali, nel 2013, Liquid Assets presso lo Steirischer Herbst di Graz e Image Employment al MoMA PS1 di New York.