Italia, 2006
MiniDv, colore, 36 min.
Un film di
interno. 17
Regia
Simone Cariello, Luca Puglia
Soggetto
Simone Cariello, Luca Puglia
Sceneggiatura
Paola Botoli, Simone Cariello, Luca Puglia
Riprese
Simone Cariello, Luca Puglia
Montaggio
Paola Boioli
Postproduzione
Roberto Cappuccitti
Contatti
Filmmaker
Via Aosta 2
20155 Milano
tel: +39.023313411
segreteria@filmmakerfest.org
interno.17@fastwebnet.it
Strofini le mani cercando di toglierne il nero, nelle narici hai ancora l’odore della gomma dei copertoni e del ferro dei cerchioni, al tatto la consistenza serica delle manopole, sei contento perché ora finalmente sai dove si trova il pignone, gioisci del fatto che la tua bicicletta ha ancora tutte le decalcomanie originali e i pedali marchiati, ora la conosci.
Metti il pedale in posizione, ascolta il tipico suono e dagli uno stop, solleva il piede, cerca un equilibrio stabile, schiaccia e parti, accetta il primo sbandamento.
Chiudi gli occhi, procedi accompagnato dal suono che fin da piccolo hai associato alla parola libertà, il vento ti asciuga la saliva sui denti, sorridi. Adesso come allora pensi che puoi volare.
“Storia di Biciclette senza Nome” è una pedalata attraverso diverse realtà, dal collezionista al passionario della ciclofficina, dal rigattiere al “politico”della bicicletta.
Diverse realtà come diversi sono i modi di vivere la bicicletta in una città come Milano, unico leit motiv il grasso sotto le unghie.
Dichiarazione degli autori
Siamo ciclisti, persone che ogni giorno usano la bicicletta a Milano. Ci avventuriamo fra sciùre in suv e pavé, schiviamo rotaie e passanti, cerchiamo marciapiedi larghi. Ma non è sui problemi del traffico che è caduta la nostra attenzione. Impossibile non vederle: legate ai pali cittadini arrugginite carcasse fioriscono; scheletri con i freni ma senza ruote, forse con il manubrio ma certamente senza sella. È da questi resti di biciclette che abbiamo iniziato il nostro viaggio scoprendo, tra l'altro, che c'è chi li recupera e li rimette a nuovo, c'è chi riesce a trovare un tesoro e chi chiama i vigili urbani per paura che il figlio o ancor peggio il proprio cagnolino si ferisca. Ma si sa la tematica è un pretesto e, più precisamente, è di biciclette che vogliamo occuparci. Di biciclette a Milano: storia si biciclette senza nome, per l'appunto. È un giro di tappe, in cui Milano resta presa al centro tra due realtà esterne; dalla città delle biciclette alla città della moda, che accessorizza tutto: a ogni fototipo il suo mezzo a pedali e non è un caso che l'agognata terra di mezzo, o almeno quella che noi abbiamo individuato come tale, sia posta appena fuori le mura, a quattro fermate dal centro.
Note biografiche
interno. 17 è un gruppo formato da 4 ragazzi di Milano. L'etichetta è il marchio del "fatto a mano", dell'involucro curato, della forma accattivante. È la tutela dell'individualità del gruppo. Al nostro interno esercitiamo un controllo incrociato. Rendere conto al gruppo di cui si fa parte è sufficiente per aggiustare il tiro, per darso contegno, per non tradire l'intransigenza della strategia condivisa. Ci poniamo come primi destinatari e giudici del lavoro. La nostra è coerenza e una proposta distillata. La produzione di interno. 17 è dunque precisa perché deciso è il nostro orientamento di gusto, la nostra visione sul mondo, difendibile e imponibile. interno. 17 sono: Paola Botoli, Roberto Cappuccitti, Simone Cariello, Luca Puglia.
STORIA DI BICICLETTE SENZA NOME from donniest on Vimeo.