Italia, 2007
Super8, 8mm, 16mm, video, b/n e colore, 38 min.
Regia
Giusi Castelli, Francesco Gatti
Montaggio
Francesco Gatti
Musiche originali
Mario Mariani
Produzione
Gabriella Manfre
Invisibile Film
in coproduzione con Altamarea FIlm
Provincia di Milano
Comune di Sesto San Giovanni
Filmmaker
Contatti
Invisibile Film
Via G.B. Morgagni 37
20129 Milano
tel: +39.0229531059
gabriella@invisibilefilm.com
Nel decennio più ricco di speranze della storia industriale del nostro Paese, la famiglia Falck comincia a tenere un diario privato, girato quasi per gioco, a testimonianza della propria rinascita.
Sono filmati in 8mm, 16 mm e Super8, sonorizzati e commentati in maniera casalinga, che hanno i toni goliardici e spensierati de “La dolce vita”, dove i Falck immortalano i Falck tra i grandi del proprio tempo: nel ‘59 in Valtellina, nel ‘62 a Venezia, nel ‘63 a Napoli, a Pompei e a Paestum.
Ma anche le Acciaierie Falck hanno tenuto un proprio diario, attraverso una serie di documentari istituzionali che celebrano le grandi innovazioni tecnologiche che per sessant’anni hanno sorretto la ricchezza dei Falck. È una “storia delle macchine” senza operai, fatta di tonnellate, metricubi e kilowattore, di centrali elettriche e altiforni sempre più al passo coi tempi, ma che diventa sempre più rarefatta a partire degli anni Settanta, con la crisi mondiale della siderurgia, e che si interrompe bruscamente a un passo dall’Europa. Pochi anni dopo la Falck sarebbe diventata un grandioso esempio di archeologia industriale, identico a quei monumenti della classicità che i Falck avevano visitato quarant’anni prima tra le rovine di Pompei.
Dichiarazione degli autori
Avevamo iniziato con un passo falso, volendo raccontare il futuro delle Acciaierie Falck dopo il recente smantellamento degli stabilimento di Sesto San Giovanni. Circolava però la leggenda di un archivio cinematografico di cui molti avevano sentito parlare ma che nessuno aveva mai visto. La leggenda era vera e ci siamo ritrovati a raccontare il passato. L'archivio costituiva già in sé un autoritratto involontario (la Falck filmata dalla Falck), in cui accanto ai Super8 dell'ingegner Lampugnani c'era tutta una serie di documentari tecnici e promozionali che celebravano le grandi innovazioni tecnologiche della Falckm dal dopoguerra agli anni Settanta. Anche questi documentari istituzionali potevano essere trattati come dei "filmati di famiglia", scegliendo le immagini care al capitalismo e costruendo un diario di ricordi e anniversari dove i festeggiati erano di volta in volta una diga, una centrale elettrica, un laminatoio, un altoforno. In quest'ottica sono state eliminate tutte le immagini degli operati (peraltro pochissime e sempre sbagliate). Quello che restava era l'entusiasmo di quegli anni che sembrava non dovessero finire mai.
Note biografiche
Giusi Castelli è nata a Milano nel 1974. Dopo il diploma all'Istituto d'Arte di Monza ha iniziato a occupardi di grafica e video, lavorando con diversi studi di Milano. Nel 2002 collabora al programma radiofonico di Tatti Sanguineti sul cinema di Federico Fellini (Fefè, radiorai3). Nel 2004 fonda, insieme a Francesco Gatti, la casa di produzione indipendente Semisemplice. Dai materiali dell'Archivio cinematografico Pozzi nasce Retromarcia (2006), documentario sulla storia sportiva della città di Sesto San Giovanni. A Relativistic Film (2005), cortometraggio d'animazione realizzato insieme a Francesco Gatti, viene presentato al Festival Arcipelago di Roma e al Festival Internazionale del Cortometraggio di Siena.
Francesco Gatti è nato a Treviglio nel 1977. Dopo aver vinto nel 2000 il Premio Solinas con la sceneggiatura Storie per dormire, è assistente alla regia nel film L'amore imperfetto di Giovanni Maderna (2001). Dal 2002 comincia a collaborare come montatore con la Limbo Film di Roma e con lo Studio Nino di Milano. Il suo primo documentario è Irreality Show (2005), premio produttivo Filmmaker/doc10, presentato al Batik Film Festival di Perugia e fuori concorso ad anteprimadoc di Bellaria Film Festival. Dopo il cortometraggio A Relativistic Film (2005), realizzato insieme a Giusi Castelli, vince il premio produttivo FIlmmaker/doc11 con il documentario Le regole del gioco (2006), presentato in concorso a anteprimadoc di Bellaria.