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Il figlio di Amleto

Italia, 2009

Beta Sp, colore, 75 min.

 

Regia

Francesco Gatti

Montaggio

Francesco Gatti, Giusi Castelli, Damiano Grasselli, Giovanni Maderna, Franco Monopoli, Massimo Salvucci, Gianluigi Toccafondo

Montaggio del suono

Suite Sound Design

Produzione

Quarto Film

Coproduzione

Semisemplice

con il contributo di Fabe srl

Provincia di Milano

Filmmaker

Contatti

Quarto Film

Via Davanzati 33

20158 Milano

tel: +39.0236539615

maderna@quartofilm.com

 

 

 

Il figlio di Amleto

È il 1989 quando Giovanni Testori, scrittore, drammaturgo, pittore e critico d'arte, lancia in una mostra il giovane e sconosciuto pittore bergamasco Sergio Battarola. Testori ne compra i disegni, cura il catalogo, scommette su un talento. Sergio si crea delle aspettative ma dopo la scomparsa di Testori, nel 1993, le cose sono andate diversamente. Un documentario che è una storia lombarda, sui veri demoni che abitano questa terra, e che si allarga a raccontare ben oltre il locale il difficile rapporto tra maestro e discepolo. Non è necessario amare il personaggio, ma colpisce lo strano percorso che trasforma la luce offerta da Testori in un'ombra sulla vita di un altro, tra l'alternarsi di materiali d'archivio dedicati all'intellettuale lombardo e la quotidianità della bassa bergamasca dove ancora oggi, lontano dal mondo delle gallerie, vive il pittore. Un discorso che si compie quando Battarola dipinge un autoritratto che trasforma nell'immagine del vecchio Testori. Un momento dove il farsi dell'immagine, ripreso sotto l'obiettivo, diventa la riflessione che apre il film: una mise en abyme che spiazza lo spettatore. Ultimo film del giovane regista Francesco Gatti, tragicamente scomparso nel 2008, l'opera testimonia anche la forza e l'unione del cinema indipendente milanese: un film corale di cui gli amici del regista - tra gli altri Giovanni Maderna, Gianluigi Toccafondo, Massimo Salvucci e Giusi Castelli - hanno curato il montaggio definitivo partendo dai materiali girati.

 

Dichiarazione dell'autore

Il film ricostruisce, a vent'anni di distanza, i motivi e le ambiguità di quel rapporto, scoprendone una reciproca infatuazione e dipendenza. Da una parte il giovane artista ammaliato dal grande intellettuale e dalla vetrina milanese; dall'altra l'anziano scrittore, cattolico e omosessuale, con un forte disagio per la propria ricchezza, che non può fare a meno di aiutare chi sta peggio di lui. Povero e lombardo, ribelle e senza padre, dal viso angelico, isolato e sognatore, "sapiente" e sgrammaticato, Sergio Battarola è stato il prototipo di quei giovani squattrinati e senza padre che Testori aveva amato e aiutato negli ultimi anni della sua vita. Di questi figli Sergio è stao l'ultimo. L'unico rimasto povero.

 

Note biografiche

Francesco Gatti è nato a Treviglio (BG) nel 1977. Vince nel 2000 il Premio Solinas con la sceneggiatura Storie per dormire. Negli anni successivi realizza alcuni cortometraggi e i primi documentari, subito improntati a una personalissima ricerca sul linguaggio, libero e irriverente. Nel 2005 Irreality Show, premio produttivo Filmmaker/doc10, è presentato al Batik Film Festival di Perugia e fuori concorso al Bellaria Film Festival. In seguito realizza il documentario Le regole del gioco (2006), premio produttivo Filmmaker/doc11, presentato in concorso al Bellaria Film Festival e al Taranto Film Festival, e Gli anni Falck (2007) realizzato insieme a Giusi Castelli, premio produttivo FIlmmaker/doc12, che partecipa al Bergamo Film Meeting e al FID di Marsiglia. Francesco Gatti muore nel 2008, lasciando un ultimo film, Il figlio di Amleto, in fase di premontaggio. Il montaggio viene portato a termine dal produttore e dal gruppo di persone con le quali abitualmente collaborava.