Cookie Consent by Privacy Policies Generator website FilmMakerFest - NUIT OBSCURE–AU REVOIR ICI, N'IMPORTE OÙ DI SYLVAIN GEORGE A FMK2023
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA DAL 1980
17 NOVEMBRE - 27 NOVEMBRE 2023
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NUIT OBSCURE–AU REVOIR ICI, N'IMPORTE OÙ DI SYLVAIN GEORGE A FMK2023

Il conto alla rovescia verso l’apertura di Filmmaker 2023 scorre veloce e oggi vi diamo la prima anticipazione su uno dei titoli del nostro Concorso Internazionale. Si tratta di una anteprima italiana che ospitiamo a Milano proseguendo nel percorso iniziato nel 2022: Nuit obscure–Au revoir ici, n'importe où di Sylvain George sarà nella selezione ufficiale di Filmmaker 2023, a un anno di distanza dalla presenza del primo capitolo dell’imponente progetto del regista francese.

“Nuit Obscure” è un trittico dedicato al racconto dei migranti che dal continente africano arrivano e sostano in quel limbo terreno che è l’enclave spagnola di Melilla. Un luogo dove l’Europa, nel tentativo di difendere strenuamente i propri confini, dimentica quotidianamente i propri valori fondativi di umanità e rispetto. In anni di lavoro ‘sul campo’ George ha saputo raccogliere e restituire con cura le vite di centinaia di persone in movimento, dandogli una forma estetica e cinematografica del reale che si oppone alle narrazioni più codificate.

Se nel primo volume (Nuit obscure – Feuillets sauvages. Les brûlants, les obstinés, vincitore a FMK2022) i protagonisti erano gli adulti, questa volta George ci racconta la vita dei ragazzi che nella loro lotta di sopravvivenza sembrano inventare possibili traiettorie di rivolta. Nella difficoltà della loro quotidianità fatta di filo spinato, muri e poliziotti tutto diventa un gioco, una sfida, il loro resistere.

George è un regista molto caro al nostro festival, che per primo portò le sue opere in Italia. Nel 2010 vinse il nostro Concorso Internazionale con Qu'ils reposent en révolte (Des figures de guerres I) e nel 2017 il premio della Giuria Giovani con Paris est une fête - Un film en 18 vagues.

Siamo davvero felici di averlo con noi anche quest’anno, con un’opera la cui qualità rende giustizia alla complessità della materia trattata.